venerdì, Aprile 26, 2024
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A Ricci-Spaini il trenino rosso del Vesuvio

Ricci & Spaini con Studio Eu, 3TI Progetti Italia e Igeam si sono aggiudicati il premio di 100mila euro al concorso internazionale per la progettazione della ferrovia del Parco Nazionale del Vesuvio. La gara, indetta da Ente Volturno, ha premiato una soluzione che integra infrastrutture e paesaggio. «La nuova cremagliera – si legge nella relazione di progetto – è un’occasione per riqualificare il sistema paesaggistico e infrastrutturale di un parco dominato da caratteristiche naturali d’eccezionale rilevanza, e allo stesso tempo insediato da un’enorme pressione antropica».
Il team ha concepito la cremagliera come potenziamento della trasversalità mare-montagna ma anche come trasporto ecosostenibile che riduce il traffico carrabile. «Sul modello dei parchi naturali vulcanici del Sud America – spiega Mosè Ricci – abbiamo creato un sistema di percorsi escursionistici e sportivi: la salita si fa in funivia e la discesa a cavallo, canopy o trekking, dal paesaggio arido e lavico della bocca del vulcano, alla foresta, fino alla spiaggia». Il progetto prevede una linea di cinque chilometri con cinque stazioni, due di attestamento per l’interscambio gomma-ferro e altre tre intermedie, e valorizza il parco con attività sportivo-ricreative previste nei pressi delle fermate. «Le stazioni saranno strutture architettoniche essenziali aperte – dice Ricci – protette solo da una pensilina in vetro rosso con strisce di silicio amorfo con cellule fotovoltaiche integrate che di notte si illuminano, restituendo l’energia accumulata durante il giorno. Come fossero lapilli, riveleranno da lontano con il loro bagliore la linea della nuova ferrovia». Le stazioni sono accessibili, dotate di piazzole belvedere, bar e servizi minimi.
La carrabilità a servizio dei privati sarà possibile fino alla stazione Cook, dove è prevista anche la realizzazione di una struttura ricettiva turistica inserita nello scavo di un’ex cava che viene modellata da una nuova sistemazione paesaggistica. Nel team di progetto c’è anche il paesaggista Stefan Tisher.
«Sarà un hotel termale – spiegano i progettisti – con piscine a vista sul Golfo di Napoli. Tutto il progetto lavora sulla densificazione di attività anche per attirare nuovi turisti e inserirli in un sistema che dal mare passa per Ercolano e Pompei e arriva al Vesuvio, tutto via mezzi pubblici». Una seconda ex cava sarà riusata come parcheggio.
L’importo lavori è di 35milioni. «Non è ipotizzabile una copertura finanziaria al 100% degli investimenti previsti. Il programma degli interventi architettonici -si ribadisce nella relazione – è per questo ridotto all’essenziale ed è mirato al potenziamento e alla valorizzazione delle attrezzature che migliorano la gestione economica dell’impresa». Il gruppo sarà incaricato per la definizione del progetto definitivo, sulla base del quale sarà indetta una gara di project financing.
Da Il Sole 24 Ore dell’11 maggio 2009, articolo di Paola Pierotti.

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